20:33:30 Lunedì, 29 Aprile 2024

La strada tortuosa che porta, attraverso la fertile valle ricca di gole che la attraversano da un lato all’altro, fino alla cittadina di San Nicolás de Tolentino, costituisce una gita molto interessante! La prima gola che si supera è il Barranco de Veneguera, una valle che nel 2003, dopo anni di proteste da parte degli ambientalisti che alla fine riuscirono ad impedire lo sviluppo turistico della zona, entrò a far parte della vicina riserva naturale di Parque Rural del Roque Nublo.

La gola successiva è il Barranco de Tasarte, dove la strada diventa meno difficile, e che finisce in una piccola spiaggia incontaminata, come tutti gli altri Barrancos. Dalla terza ed ultima gola, Barranco de Tasartico, proseguendo in direzione San Nicolás de Tolentino, una camminata lunga e ardua porta alla scoperta della Reserva Natural Especial de Güi-Güi, un’area di 3.000 ettari di terreno posta sotto protezione per salvaguardare la vegetazione che cresce abbarbicata alle rocce circostanti.

Procedendo ancora un po’ avanti si incontra quel fenomeno della natura chiamato La Fuente de los Azulejos dal nome delle mattonelle blu che adornano spesso le case portoghesi. È qui che grazie all’ossidazione le rocce sono diventate verde azzurro, un insolito e sorprendente spettacolo da vedere.

Si giunge infine a San Nicolás de Tolentino, il cui nome ufficiale è La Aldea de San Nicolás de Tolentino, che costituisce il centro agricolo della regione, dove insieme alle piantagioni di arance, papaya, banane, mango e avocado, la coltivazione del pomodoro è diventata la fonte primaria di reddito. Sebbene oggi la produzione di pomodoro sia in declino, a causa della forte concorrenza dei coltivatori marocchini, le esportazioni annuali arrivano ancora a 100.000 tonnellate.

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Cactualdea Park

Circondata da pendii dove crescono cactus e bamboo, questa minuscola cittadina non vanta molta architettura degna di nota, salvo che l’Iglesia de San Nicolás. La chiesa, edificata nel 1972 sul sito dove si trovava un tempo una cappella del XVIII secolo, ospita alcune sculture interessanti realizzate da José Luján Pérez.

I turisti visitano a frotte il vicino Cactualdea, un parco con migliaia di cactus importati da paesi quali Messico, Madagascar, Guatemala e Bolivia, situati tra palme, dracene e piante di aloe. Vi è anche una grotta Guanche ed un ristorante tradizionale che serve i piatti tipici della cucina delle Canarie. Altro luogo interessante è un ampio anfiteatro utilizzato per la lucha canaria, incontri di wrestling delle Canarie.